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Certificazioni di qualità

Con il passare degli anni i cambiamenti sempre più veloci che avvengono nel mercato mondiale hanno messo in evidenza alcuni importanti elementi di difficoltà che oggi si trovano ad affrontare le aziende del nostro territorio.
Una competitività divenuta globale, lo scontro con realtà e prodotti sempre diversi e la presenza di un sempre maggiore numero di competitor ha portato alla necessità di studiare nuovi metodi per differenziarsi e spiccare rispetto al resto della concorrenza. Allo stesso tempo avere credibilità sul mercato e guadagnare la fiducia del consumatore hanno assunto un ruolo molto importante raggiungendo, a volte addirittura superando, la qualità del prodotto che viene loro offerto.

Per questo motivo numerose aziende, anche nel comparto suinicolo, si stanno dotando di certificazioni che verificano ed attestano il proprio modello operativo e la qualità del prodotto, nello specifico, o del proprio operato, in termini di sistema. Proprio per questo motivo negli ultimi anni ha sempre di più preso piede il Sistema di Qualità.

Con il termine di “Qualità” si fa genericamente riferimento alla capacità di soddisfare esigenze, di tipo morale e materiale, sociale ed economico, proprie della vita civile e produttiva, opportunamente identificate e tradotte in determinati requisiti concreti e misurabili.

Questo concetto può essere esteso a qualsiasi ambito della vita del singolo o dell’azienda e per questo motivo esistono diverse e molto variegate tipologie di certificazioni che attestano il raggiungimento di un sistema di qualità in diversi ambiti. Nel settore suinicolo spiccano, tra le varie, due grandi tipologie di sistemi di qualità: la qualità alimentare e la qualità ambientale. Tra le certificazioni più importanti di questi due ambiti le più utilizzate sono:

Maialini in allevamento

Le più importanti certificazioni di qualità

BRC

Il BRC Global Standard for Food Safety, nato nel 1998 per garantire che i prodotti a marchio fossero ottenuti secondo standard qualitativi ben definiti e nel rispetto di requisiti minimi.
E’ uno degli standard relativi alla sicurezza alimentare riconosciuto dal Global Food Safety Initiative (GFSI), un’iniziativa internazionale, il cui scopo principale è quello di rafforzare e promuovere la sicurezza alimentare lungo tutta la catena di fornitura. L’applicazione del BRC è dunque un presupposto necessario per poter esportare i propri prodotti, ed è uno strumento di garanzia riconosciuto circa l’affidabilità aziendale.

IFS- International Food Standard

Lo Standard IFS (International Food Standard) ha lo scopo di favorire l’efficace selezione dei fornitori food a marchio della GDO, sulla base della loro capacità di fornire prodotti sicuri, conformi alle specifiche contrattuali e ai requisiti di legge. Costituisce un modello riconosciuto sia in Europa che nel resto del Mondo.

Anche questo standard è riconosciuto come uno standard di sicurezza alimentare ufficiale dal Global Food Safety Initiative (GFSI).

Emas

L’ Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) è uno strumento volontario creato dalla Comunità europea. L’adesione a questa certificazione è del tutto volontaria  ed è aperta a qualsiasi forma di organizzazione (aziende, enti pubblici, ecc.). Lo scopo è quello di valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale.  Scopo prioritario dell’EMAS è contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile, ponendo in rilievo il ruolo e le responsabilità delle imprese.

ISO 14001

La ISO 14001 è uno standard di gestione ambientale (SGA) che fissa i requisiti di un «sistema di gestione ambientale» di una qualsiasi organizzazione e fa parte della serie ISO 14000.
Lo standard può essere utilizzato per la certificazione, per una auto-dichiarazione oppure semplicemente come linea guida per stabilire, attuare e migliorare un sistema di gestione ambientale. Una estesa linea guida è contenuta nella ISO 14004, che riporta i principi, sistemi e tecniche di supporto per i SGA.
Una più sintetica “guida all’uso” è contenuta nella stessa ISO 14001:2004.

ISO 22000

Lo standard ISO 22000:2005 è uno standard applicato su base volontaria dagli operatori del settore alimentare.
È stato pubblicato dall’Ente di normazione internazionale ISO nel 2005 al fine di armonizzare gli standard (nazionali e internazionali) preesistenti in materia di sicurezza alimentare e analisi dei rischi e controllo dei punti critici (HACCP).
Lo standard è stato scritto da un gruppo di lavoro composto da esperti provenienti da 23 diverse nazioni e da rappresentanti di organizzazioni internazionali, quali la Codex Alimentarius Commission, l’Associazione internazionale degli hotel e dei ristoranti, la Global Food Safety Initiative (GFSI) e la Confederazione delle industrie agro-alimentari dell’Unione europea (CIAA).

Lo standard è basato sui principi dell’HACCP definiti dal Codex Alimentarius, ed è allineato con i precedenti ISO 9000 e ISO 14000.
Ogni singolo anello nella catena di produzione è responsabile dell’applicazione dello standard, che non è volto alla certificazione dell’intera filiera.
Sebbene non sia obbligatorio, questo standard si pone come punto di riferimento per gli operatori per l’applicazione dei regolamenti comunitari in materia di igiene e sicurezza alimentare.

Bio

La certificazione BIO certifica che l’azienda ha utilizzato materie prime ottenute tramite l’utilizzo di metodologie che seguano i dettami dell’agricoltura biologica.
Con il termine di agricoltura biologica si intende un tipo di agricoltura che considera l’intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, vuole promuovere la biodiversità dell’ambiente in cui opera e esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati.

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