La mission
L’Associazione si prefigge l’obiettivo di consolidare i rapporti tra i soggetti della filiera, riducendo conseguentemente la conflittualità, al fine di rafforzare il sistema produttivo territoriale e favorire un miglior equilibrio tra domanda e offerta, in particolare attraverso la valorizzazione della qualità dei prodotti.
Gli associati hanno predisposto un piano triennale delle attività da realizzare, che, oltre lo sviluppo delle attività dichiarate in domanda, comprende ulteriori attività che l’OI potrà svolgere.
Si riportano di seguito in maniera sintetica:
- Raccolta ed elaborazione di informazioni relative alla filiera, sia per la parte produttiva che di macellazione e trasformazione: le informazioni, di tipo quantitativo e qualitativo, riguarderanno le produzioni destinate alla trasformazione, il prodotto finito trasformato (prosciuttifici e salumifici) e/o semitrasformato (macelli), e quello distribuito.
L’OI definirà un apposito regolamento, assunto con delibera dal Consiglio di Amministrazione, che stabilirà il tipo di dati, le modalità di raccolta, trattamento e divulgazione, nel rispetto delle normative sulla privacy. Le informazioni, elaborate statisticamente e rese note solo in forma aggregata, renderanno più agevole il confronto e l’analisi dell’andamento del nostro mercato interno rispetto a quello internazionale, in particolare di alcuni paesi europei; - Analisi delle normative regionali, nazionali e comunitarie d’interesse per il settore con relativo raffronto internazionale, anche ai fini di un eventuale intervento per una loro applicazione coerente con le esigenze degli associati;
- Elaborazione di regole qualitative più adesive rispetto alle esigenze della filiera, con particolare riferimento alla partecipazione nell’elaborazione e definizione dei contenuti del disciplinare riferito al Sistema di Qualità Nazionale;
- Definizione di schemi contrattuali omogenei da mettere a disposizione dei soci, che tengano in maggior considerazione una definizione di più precisi e condivisi standard qualitativi dei prodotti;
- Sviluppo di iniziative atte a migliorare i rapporti con la grande distribuzione e la commercializzazione in genere;
- Analisi e verifica della fattibilità di iniziative da implementare tese alla riduzione dei costi di produzione e trasformazione e dell’impatto ambientale.
Risultati ottenuti (2013-2016)
Sottoscrizione del documento d’Intesa di Filiera per la valutazione del peso morto del suino (luglio 2013);
Partecipazione alla stesura del disciplinare per l’ottenimento del marchio Sistema di Qualità Nazionale per la carne fresca del suino pesante (autunno 2012- estate 2014);
Partecipazione alla fase di concertazione per la predisposizione di un Piano strategico di rilancio del comparto in vista della nuova programmazione dei PSR 2014-2020, finalizzato a portare risorse alle aziende suinicole piegate da costi sempre più insostenibili (estate 2013);
Avvio di un percorso di costruzione di un partenariato europeo di ricerca sul settore suinicolo in vista dei progetti futuri nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale e dei GOI;
Partecipazione ad un progetto europeo nel quadro del Programma di ricerca Horizon 2020 sul miglioramento dell’alimentazione e della genetica suinicola che è stato recentemente presentato per la seconda fase di valutazione alla Commissione Europea (primavera-estate 2014);
Proposta e approvazione di un Protocollo d’Intesa che mira alla diffusione e alla messa in pratica di corrette pratiche allevatoriali miranti alla riduzone dell’utilizzo di antimicrobici negli allevamenti suinicoli e la sottoscrizione insieme alla Regione Emilia Romagna e all’Istituto Zooprofilattico di Brescia di Linee Guida sul corretto utilizzo degli antibiotici negli allevamenti;
Si precisa infine che l’organizzazione interprofessionale è un organismo aperto a chiunque ritenga strategico aderirvi indipendentemente dal fatto di trovarsi a monte o a valle della filiera e dell’apparentamento sindacale.